Sei al tuo agio davanti alla macchina da presa?

Interview a Ugo Testoni, scrittore, per Excellence Design

Nessuno, proprio nessuno, rimane indifferente alla presenza di una macchina da presa davanti a sé, un microfono sospeso sopra la testa e luci particolari attorno. Nessuno, proprio nessuno. La chiave per essere al proprio agio, però, è trasformare questa situazione incresciosa in un confortevole dialogo tra due persone e questo compito lo svolge l’intervistatore, cioè io. Io, personalmente conduco le interviste conoscendo in partenza i bisogni strategici dell’azienda e, al contempo, le ansie e paure di chi viene intervistato.


Per questo motivo, quando ho il pieno controllo di un’intervista, strutturo tutta l’attrezzatura molto prima dell’intervista e faccio partire l’intervista prima che arrivi l’intervistato/a. Chi viene intervistato deve sentirsi semplicemente in conversazione con me. Non ci sono domande, non c’è una performance, non c’è bisogno di atteggiarsi in un determinato modo o memorizzare delle risposte corrette. Ognuno, dal CEO al personale della pulizia, può entrare in conversazione con me, in modo calmo, senza stress e senza particolare preparazione.


Conduco la conversazione attraverso il coinvolgimento dell’intervistato, indagando con curiosità e genuino interesse nelle vostre parole. In questo modo, non c’è differenza tra chiacchierare con me su un set oppure chiacchierare mentre beviamo uno spritz.


“Ma come faccio a dire le cose che devo dire”? Basta stilare un piccolo elenco di temi da affrontare che poi mi darete. Così, attraverso una chiacchierata amichevole, arriviamo a toccare tutti i punti necessari. Senza ansia. L’unico limite che pongo è questo: non bisogna avere fretta. Se uno ha fretta, ogni conversazione si riduce ad un fiume di parole forzate. Niente emozioni, niente empatia, quindi un’intervista inutile. Bisogna quindi armarsi di pazienza.


La chiave di un’intervista perfetta è di sentirsi al proprio agio e parlare normalmente attorno al soggetto scelto e non solo. Si parla di tutto perché spesso si lega quello che uno dovrebbe dire a molte sensazioni e temi che stanno al di fuori delle parole giuste. Noi esploriamo tutto quello che uno si sente di dire perché solo così, posso garantire l’autenticità necessaria per creare un’intervista efficace e realistica.

By clicking “Accept All Cookies”, you agree to the storing of cookies on your device to enhance site navigation, analyze site usage, and assist in our marketing efforts. View our Privacy Policy for more information.